Pignoramento presso terzi e TFR: il dipendente può chiedere una anticipazione se è in piedi un pignoramento? La risposta è sì.
I casi previsti dalla legge per il pignoramento
La riforma sui limiti al pignoramento delle somme relative al rapporto di lavoro di cui al d.l. 83/2015 (a modifica di quanto previsto dagli articoli 545 e 546 c.p.c.), prevede che, le somme dovute dai privati a titolo di stipendio, di salario o di altre indennità relative al rapporto di lavoro o di impiego (comprese quelle dovute a causa di licenziamento), se accreditate in banca in data uguale o successiva rispetto a quella del pignoramento, possono essere pignorate per le seguenti motivazioni:
- per crediti alimentari nella misura autorizzata dal presidente del tribunale o da un giudice da lui delegato;
- per i tributi dovuti allo Stato, alle province e ai comuni e per ogni altro credito possono essere pignorate nella misura di un quinto.
Cosa succede in caso di richiesta di anticipo TFR
Praticamente, in caso di richiesta anticipo TFR, le somme del trattamento di fine rapporto vengono parzialmente svincolate e divengono disponibili anche per il creditore, che si può rivalere su di esse al momento del pagamento in favore del lavoratore mediante trattenuta da parte del datore di lavoro del 20% dell’anticipazione che gli spetta.