Malattia e contratti a tempo determinato, come funziona
La malattia è un evento che si verifica nei casi in cui il lavoratore è impossibilitato a recarsi sul posto di lavoro. Essa, però, è riconosciuta allo stesso modo sia nei contratti a tempo indeterminato che in quelli a tempo determinato. Al lavoratore in malattia, infatti, viene riconosciuta un’indennità.
Indennità di Malattia, come funziona
L’indennità di malattia spettante al lavoratore può essere erogata:
- in parte dall’Inps e in parte dal datore di lavoro
- totalmente dal datore di lavoro secondo le disposizioni contenute nel rispettivo CCNL
Rientrano nella prima categoria i seguenti soggetti:
- Operai dei settori Industria e Artigianato, Commercio, Agricoltura;
- Impiegati del settore Commercio;
- Apprendisti di ogni settore
Come viene erogata l’Indennità di Malattia
L’indennità viene erogata dall’Inps calcolando una percentuale sulla retribuzione media giornaliera:
- per i primi 3 giorni l’indennità è totalmente a carico del datore di lavoro;
- dal 4° al 20° giorno di malattia l’indennità è pari al 50% della retribuzione media giornaliera
- per poi salire dal 21° al 180° giorno di malattia al 66.66%.
Quando, invece, l’indennità è totalmente a carico del datore di lavoro, quest’ultimo anticipa tali somme che gli verranno restituite tramite F24 mensilmente.
Limite di durata della Malattia
La durata della malattia ha, però, un limite pari al periodo di attività lavorativa svolta dall’interessato nei 12 mesi precedenti l’evento. In ogni caso, tale durata non può superare i 180 giorni e non può essere inferiore ai 30 giorni.
Periodo di comporto per il lavoratore
Con tale termine si intende il periodo entro il quale il lavoratore in malattia può ancora conservare il proprio posto di lavoro. Esso è uguale sia per i contratti a termine che per quelli a tempo indeterminato.
A scadenza del contratto, comunque, il rapporto termina e con esso anche la corresponsione dell’indennità di malattia.
Viene lasciata facoltà al datore di lavoro di prorogare, trasformare o rinnovare il contratto, continuando così a corrispondere anche l’indennità di malattia.