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Maxi deduzione fiscale per nuove assunzioni: ecco come funziona

La nuova agevolazione fiscale prevede una MAXI DEDUZIONE FISCALE , rivolto a imprese e professionisti : prevede la maggiorazione del costo ammesso in deduzione per le nuove assunzioni  effettuate nei periodi d’imposta 2024-2027.

La maggior deduzione è pari al 120% del costo del lavoro sostenuto sull’incremento occupazionale di lavoratori a tempo indeterminato. Vale a dire che la maggiorazione prevista, è pari all’ulteriore 20% del costo riferibile alle nuove assunzioni a tempo indeterminato.

La deduzione è incrementata di un ulteriore 10% ( per un totale 30 %) , per le nuove assunzioni a tempo indeterminato dei lavoratori svantaggiati (  ex detenuti, donne in difficoltà , disabili …) .

Facciamo un esempio pratico: immaginiamo un’Azienda che assuma nuovi dipendenti, per un costo del lavoro complessivo pari a 100.000,00 Euro , e il caso in cui l’incremento occupazionale sia pari a 75.000,00 euro , la maxi deduzione verrà calcolata su quest’ultimo importo , nella misura del 20% oppure del 30% a seconda della categoria di lavoratori di cui trattasi. 

Come accedere alla Maxi Deduzione? 

Per accedere alla maxi deduzione deve essere realizzato un “doppio” incremento occupazionale:
le imprese, devono dimostrare un incremento dei dipendenti a tempo indeterminato e un incremento del numero complessivo dei dipendenti, inclusi quelli a tempo determinato.

A Chi è rivolta la Maxi Deduzione?

L’agevolazione è riconosciuta a chi abbia esercitato l’attività nel periodo d’imposta in corso al 2023,  per almeno 365 giorni e che non si trovi in stato di crisi d’impresa.

È stata prevista la proroga delle disposizioni anche per i periodi d’imposta 2025, 2026 e 2027.

Nel dettaglio, i datori di lavoro che possono beneficiare della maxi deduzione sono:


– titolari di reddito d’impresa, ossia i soggetti passivi IRES;
– enti pubblici e privati, diversi dalle società, e trust non commerciali;
– società e enti non residenti;
– società di persone ed equiparate;
– imprese individuali, comprese
– imprese familiari;
-esercenti arti e professioni, anche in forma associata.

Sono esclusi:

  • gli imprenditori agricoli che producono esclusivamente reddito agrario;
  • le imprese in liquidazione
  • Le aziende in difficoltà economica
  • Le imprese che adottano il Regime Forfettario

 

 

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