
Due attività lavorative non sono sempre vietate. In questo articolo, scopriamo insieme quando è possibile il cumulo di più attività lavorative Part-Time e quali sono i limiti e le condizioni che un lavoratore deve rispettare per non incorrere in errori e/o sanzioni. Soprattutto prendiamo in esame due situazioni differenti, nell’ambito di due lavori Part-Time nel settore privato, nell’ambito del lavoro dipendente e nella situazione da socio lavoratore.
Doppia attività lavorativa: tutto quello che c’è da sapere
Analizziamo insieme gli aspetti che non bisogna trascurare per far sì che si possa lavorare in due contesti lavorativi paralleli, senza venire meno al rispetto della normativa vigente.
Cumulo tra due attività di lavoro dipendente nel settore privato
Come dicevamo in apertura, è possibile avere due rapporti di lavoro contemporaneamente, a condizione che:
- La somma delle ore lavorate rispetti i limiti massimi settimanali (media di 48 ore totali e cumulative tra i 2 impieghi)
- Siano garantiti i periodi di riposo giornaliero pari a 11 ore e di 1 giorno settimanale.
- Non vi sia concorrenza tra le attività svolte per i diversi datori di lavoro (salvo diversa autorizzazione).
- I contratti individuali non contengano divieti specifici e validi, quali ad esempio la piena disponibilità del lavoratore o divieto di concorrenza.
- Si informino i datori di lavoro sulla presenza dell’altro impiego per le verifiche sul rispetto dell’orario e dei riposi
- Occorre informare il datore di lavoro, della presenze dell’altro impiego lavorativo, ai fini fiscali per il cumulo massimo delle detrazioni da lavoro dipendente, che ciascun lavoratore può usufruire al fine di non dover restituire somme indebite oppure percepite in eccesso, successivamente in sede di Dichiarazione dei Redditi ( discorso valido ai fini del godimento del Trattamento Integrativo DL 3/2020 e 34/2020 e delle novità fiscali 2025 relative alla Somma Integrativa e Ulteriore Detrazione L. 207/2024 )
Cumulo tra attività di lavoro dipendente e attività di socio lavoratore
Essere lavoratore dipendente e contestualmente socio lavoratore è teoricamente possibile, ma è una situazione soggetta a vincoli molto stringenti come:
- Divieto assoluto se l’attività della società di cui si è soci è in concorrenza con quella svolta dal datore di lavoro.
- Rispetto dei limiti orari: l’applicazione diretta del D.Lgs. 66/2003 è meno stringente, poiché pensato primariamente per la subordinazione. Tuttavia, sommare le ore ai fini del calcolo della media di 48 ore permane un principio generale di tutela della salute e sicurezza. Un cumulo di impegni eccessivo, anche se uno autonomo, potrebbe comunque esporre a rischi e non garantire adeguati riposi.
- Attenta valutazione di potenziali conflitti di interesse.
- Verifica approfondita e gestione della posizione previdenziale INPS, onde evitare il rischio di doppia contribuzione obbligatoria
- Controllo di eventuali clausole limitative nel contratto da lavoro dipendente.
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